Rubrica “Lunedì al femminile”: DOLORI MESTRUALI, COSA POSSIAMO FARE

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Eccoci giunte al trentaquattresimo appuntamento della rubrica “Lunedì al femminile”, che esce ogni primo lunedì del mese.
Il mese scorso abbiamo parlato di dismenorrea, ossia di mestruazioni dolorose, spiegando quali sono le tre cause principali che vi concorrono secondo la medicina cinese, ed oggi vorrei dare alcuni suggerimenti su cosa si potrebbe fare per alleviare il dolore.

Se mi segui da tempo, sai già che per la medicina cinese è molto importante lo stile di vita che abbiamo, quindi per facilitare la regolarità del ciclo mestruale e via via eliminare il dolore, è fondamentale cambiare le nostre abitudini, per esempio ponendo l’attenzione sulle emozioni, modificando l’alimentazione e svolgendo attività fisiche adeguate. E se le cause sono anche esterne, come ad esempio il clima, l’ambiente di lavoro o di casa, dovremo capire se è sufficiente cambiare alcune cose o se sarà necessario un grande cambiamento di vita per poter stare davvero meglio.

È chiaro, quindi, che i quadri di disarmonia possono essere davvero tanti, pertanto non esiste una “ricetta magica” che funziona per tutte, ma sarà importante valutare nel dettaglio la situazione specifica di ogni donna e vedere cosa fa al caso suo.
Detto questo, vediamo alcuni consigli generici per le tre cause principali nominate il mese scorso.

Dolore mestruale da ristagno di qi e xue

Le cause sono principalmente emotive; infatti, la volta scorsa abbiamo detto che nel 70% dei casi c’è una stasi di qi di Fegato, che è legata per lo più a condizioni emotive di rabbia e risentimento trattenuti.
Pertanto, in questi casi è innanzitutto importante che la donna ricerchi una maggiore serenità, allontanando le fonti di irritazione; ed è utile svolgere un’attività fisica, visto che il qi di Fegato ha bisogno di movimento, e sarebbe bene aumentare l’attività soprattutto nella settimana che precede la mestruazione, perché è il momento in cui fisiologicamente il qi di Fegato dovrebbe muoversi per far fuoriuscire il sangue.

Per quanto riguarda l’alimentazione, una dieta leggera, basata su cibi cotti al vapore, faciliterà la circolazione energetica; ed è bene evitare i cibi grassi, i fritti e gli alcolici per non affaticare ulteriormente il Fegato. Inoltre, è bene ridurre il più possibile i cibi con sapore acido, come ad esempio gli agrumi, i pomodori, lo yogurt e l’aceto, perché sono troppo astringenti e tendono a bloccare ulteriormente il qi; e anche quelli che creano umidità, come ad esempio latte, formaggi, farine bianche, cibi dolci e zuccherati. Invece via libera per le verdure verdi a foglia larga e le erbe aromatiche (il verde è il colore legato al Fegato); ed è bene inserire anche verdure ed erbe di sapore amaro, come ad esempio tarassaco, indivia, carciofo, crescione e bietole.

Dolore mestruale da umidità e freddo

La volta scorsa abbiamo detto che la prima causa è il vivere in un posto freddo e umido, ma anche fare il bagno durante le mestruazioni, nuotare, uscire sotto la pioggia, mangiare gelati e frutta fresca e bere acqua fredda possono provocare la dismenorrea. Tutti questi sono fattori esterni, ma il freddo e l’umidità entrano nell’utero, il freddo contrae e congela il sangue, quindi il sangue e il qi si bloccano.
L’Utero generalmente è in grado di proteggersi e far sì che i fattori climatici esterni non influiscano sul suo equilibrio, ma durante le mestruazioni e il parto è in apertura, e se ci esponiamo al freddo e all’umidità in questi momenti, facilmente possono penetrare nell’utero.

Pertanto, sarà fondamentale evitare di entrare in contatto con acqua fredda durante le mestruazioni, soprattutto è bene evitare bagni, docce e bidet con acqua fredda, ma è bene evitare anche di mettere i piedi in acqua fredda o esporre addome e zona lombare ad acqua fredda o ambienti troppo freddi. E invece sarà opportuno mantenere l’addome, la zona lombare e i piedi al caldo, sia prima che durante le mestruazioni. Per esempio, si può scaldare del sale grosso, metterlo in un sacchetto di cotono o una federa, e poi applicarlo sull’addome e sulla zona lombare.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è bene evitare cibi e bevande fredde, ma è bene evitare anche i cibi crudi e quelli di natura fredda e fresca, come ad esempio carne di cavallo, cetriolo, crescione, frumento, germogli di soia, lattuga, melanzana, orzo, pomodoro, sedano, soia verde. Ed è bene evitare anche i cibi che creano umidità, come ad esempio latte, formaggi, farine bianche, cibi dolci e zuccherati; ma è meglio evitare di assumere anche frutta in grandi quantità, perché contiene molta acqua (in estate abbiamo bisogno di assumere liquidi, ma in inverno, e soprattutto se abbiamo già una condizione di accumulo di freddo e umidità, è meglio evitare l’eccesso). Meglio prediligere alimenti caldi, come ad esempio bere decotti di zenzero o cannella, mangiare carni rosse cotte con molte spezie riscaldanti, gamberetti e carpa con cannella.

Dolore mestruale da Vuoto di qi e xue

La volta scorsa abbiamo detto che in questo caso la donna solitamente è già in Vuoto costituzionalmente e la fuoriuscita di sangue peggiora la carenza, e il dolore è legato all’astenia dovuta alla mancanza di qi e xue, all’inappetenza e all’insonnia. Quindi in questo caso è molto importante il riposo ed è davvero fondamentale porre molta attenzione all’alimentazione.

L’assunzione di cibo dev’essere adeguata e regolare, ed è utile introdurre alimenti di natura neutra o tiepida che favoriscono la formazione del sangue, oltre a preferire cibi di sapore dolce che nutrono il sangue e sostengono la Milza, come ad esempio carne di pollo, cozze e patate, ma evitando però il sapore dolce tossico, come ad esempio lo zucchero, e gli alimenti che creano umidità e quelli crudi e di natura fredda e fresca. Via libera, invece, ai cibi che aiutano a produrre qi e sangue, come ad esempio il pesce azzurro, i cereali in chicco e i legumi.

Come detto prima, non esiste una “ricetta magica” che funziona per tutte: ogni donna è a sé, bisogna valutare il suo caso specifico, e i casi suddetti sono solo i tre principali, ma si possono presentare altri quadri disarmonici e i consigli cambierebbero. Quindi è sempre bene farsi seguire da un professionista che possa dare consigli mirati in base ai segni e sintomi che ci sono, soprattutto se si vuole aiutare con l’alimentazione.
E poi la prossima volta vedremo cos’altro si può fare, anche in autonomia.

Ahava, Francesca Zangrandi

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