Oggi si festeggia l’Arcangelo Michele: abbiamo appena superato l’equinozio d’autunno, e solstizi ed equinozi possiamo considerarli dei portali energetici che ci transitano nelle diverse stagioni, ognuna delle quali è sotto l’influsso di un determinato Arcangelo.
L’Arcangelo Michele è colui che presiede alla stagione autunnale, infatti non a caso viene festeggiato a pochi giorni dall’equinozio d’autunno, e per di più viene rappresentato con una bilancia in mano (con l’equinozio autunnale entriamo nel segno zodiacale della Bilancia).
Il segno della Bilancia, governato da Venere, rappresenta l’autoamore, l’amore per sé stessi. Amare noi stessi ci aiuta a comprendere la bellezza, soprattutto la bellezza spirituale, quella della nostra anima.
Non a caso, nella cabala l’Arcangelo Michele è associato a Tipheret, la sfera centrale dell’Albero della Vita (o Albero di Yetzirah), che rappresenta proprio la bellezza e che svolge la funzione del Sole nel sistema solare. Compito di Tipheret è quello di mantenere gli equilibri tra forze opposte: nessuna deve sopraffare eccessivamente l’altra; proprio come il segno della Bilancia che ci insegna a rimanere nel centro per trovare l’equilibrio ed evitare di scaricarci energeticamente nel continuo passare da un lato all’altro.
L’Arcangelo Michele è noto anche per la sua eccezionale forza e il suo coraggio, infatti solitamente viene rappresentato con la sua spada di ferro puntata. Ci si rivolge a lui per ottenere il coraggio di cui si ha bisogno per superare le proprie paure e perché ci protegga in situazioni pericolose o che richiedono coraggio.
Pertanto, ci stimola a fare giustizia dentro di noi (il segno della Bilancia rappresenta anche la giustizia divina) e a smettere di giudicare gli altri; è arrivato il momento di fare le nostre scelte, e decidere cosa tenere e cosa lasciar andare: cos’è che mi nutre veramente? Cosa mi è utile e cosa no? Cosa l’esterno riflette del mio interno?
In natura è finita la fase di crescita esteriore ed è iniziata la rigenerazione invisibile; si avvia l’emiciclo annuale “dalla morte alla vita”, ossia ritorniamo dentro, ripieghiamo su noi stessi e nella nostra interiorità, per consentirci poi di rinascere “a nuova vita”.
Quindi lasciamo che l’Arcangelo Michele ci accompagni nel nostro mondo sotterraneo, nella nostra interiorità, e che ci mostri la via per riconnetterci al nostro seme di luce che al momento giusto germoglierà e ci darà nuova vita.
Ahava, Francesca Zangrandi
“Le forze presiedute dall’Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L’arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest’arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano?
Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall’Arcangelo Michele.
Sarà l’Arcangelo Michele colui che rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso dei secoli, una moltitudine di esseri nocivi hanno riversato sulla terra un’immensa quantità di forze distruttrici, forze che si sono accumulate in un serbatoio prendendo la forma di un mostro chiamato Drago o Serpente. È lui quello di cui si dice che… seduce le nazioni, porta fuori strada i figli di Dio e provoca tutte le sventure dell’umanità. Questa egregora è di una potenza smisurata. Solo l’Arcangelo Michele è in grado di vincere quest’egregora.
Con l’aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore. Ecco perché dobbiamo collegarci all’Arcangelo Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è stato predetto e così sarà. Perché non partecipare a quell’evento? I figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno partecipato al combattimento dell’Arcangelo Michele, il Genio del Sole, questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio dell’Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà!” – Omraam Mikhaël Aïvanhov –
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